La strada per Bellaugello, dove agli ospiti è chiesto di essere quello che sono

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L’Umbria è quella regione al cuore dell’Italia che ti abbraccia con quella silente atmosfera mistica sospesa tra spazio e tempo. Dal momento in cui ho avuto una macchina mia ho cominciato a visitare la regione al cuore dell’Italia regolarmente almeno una volta l’anno; l’essermi trasferito all’estero circa 11 anni fa non mi ha fermato e ogni estate, almeno per un fine settimana, lascio che l’Umbria mi rigeneri nella mente e nello spirito mentre cammino per i suoi vicoli medievali e assorbo quanto più posso i suoi panorami che si perdono tra colline silenziose e storie vecchie di secoli. Bellaugello, dove sono diretto, si adatta perfettamente a questa immagine offrendo ai suoi ospiti il lusso di poter dimenticare il qui e il dove; come dice Alec, il proprietario di origini scozzesi, “L’unica cosa che chiedo loro e di essere se stessi”. Continue reading

50 sfumature di bianco. La sporca verità sulla neve

Per la seconda volta in sei anni, Roma si è svegliata coperta di neve. Non solo l’Italia, ma tutto il nord Europa (Regno Unito compreso – che piaccia loro o no sono ancora in Europa) viene attraversato da una gelida ondata di freddo siberiano al quale si è unito l’uragano Emma. Una fine coltre di circa due centimetri si è posata sulla capitale inglese e su quella italiana, la città dove vivo e la città dove sono nato; e mentre Facebook viene sommerso da foto del Colosseo o di Westminster resi ancora più suggestivi dall’incantesimo della neve, mi chiedo se sia al di qua che al di là della Manica si sappia davvero qual è la sporca verità sulla neve. Continue reading

La discesa su Londra verso una nuova partenza

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Kettering, 11 novembre 2015

Un giorno di ottobre del 2007 atterrai a Gatwick su un volo EasyJet con la mia amica Natalia. Avevamo parte delle nostre vite di allora compresse in 23 kg di bagaglio da stiva, 15 di bagaglio a mano e un biglietto sola andata per la stazione di Victoria a Londra. Stessa storia che accomuna migliaia di altri ragazzi europei, nulla di così esotico. Dopo quattro mesi trovai lavoro ma la posizione che mi offrirono era a Roma, e io decisi di tornare in Italia. Dopo un anno e tre mesi la stessa azienda mi propose un trasferimento nella capitale britannica. Era il 2009 e Londra diventò la mia seconda casa. Continue reading