La discesa su Londra verso una nuova partenza

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Kettering, 11 novembre 2015

Un giorno di ottobre del 2007 atterrai a Gatwick su un volo EasyJet con la mia amica Natalia. Avevamo parte delle nostre vite di allora compresse in 23 kg di bagaglio da stiva, 15 di bagaglio a mano e un biglietto sola andata per la stazione di Victoria a Londra. Stessa storia che accomuna migliaia di altri ragazzi europei, nulla di così esotico. Dopo quattro mesi trovai lavoro ma la posizione che mi offrirono era a Roma, e io decisi di tornare in Italia. Dopo un anno e tre mesi la stessa azienda mi propose un trasferimento nella capitale britannica. Era il 2009 e Londra diventò la mia seconda casa. Continue reading

Scontri culturali. Lavaggio piatti all’italiana.

Quello del lavaggio piatti è uno dei tanti scontri culturali (nonché uno dei più ostici da capire)  notati non appena cominciai a frequentare più da vicino gli indigeni dell’isola britannica. Era sulla mia lista delle cose da scrivere, ma circa un’ora fa è successa una cosa inaspettata e mi son detto “Il mondo deve sapere. Adesso!”

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La mia avventura americana – prima parte

Tra marzo 2011 e maggio 2012 ho visitato gli Stati Uniti sei volte, otto se si considerano le due volte precedenti. Sin dal mio primo viaggio 12 anni fa mi sono sempre ripromesso di scrivere le mie impressioni sull’America e sugli americani e mi ci è voluto tutto questo tempo per decidermi a farlo. A maggio scorso, mentre sedevo su un treno in viaggio da Boston a New York, cominciai a farlo.

Come sempre succede quando mi capita di brandire selvaggiamente una penna (o una tastiera), finisco per scrivere delle bibbie di roba, che nessuno leggerà mai. Per rendere le cose un po’ più semplici ai miei (inesistenti) lettori, ho deciso di dividere questo racconto dostoyevskyano in due. Nonostante ciò, mi rendo conto che potrebbe essere troppo lungo comunque da leggere. Per non rischiare di dividerlo in ulteriori parti e ritrovarmi con una soap-opera tipo Dallas, ho deciso di lasciarlo così com’è. Buona lettura. Continue reading

My American adventure – Part one

Between March 2011 and May 2012 I visited the States six times which, considering the two previous visits, brings the number up to eight. Since my first trip 12 years ago, I’ve always wanted to write my impressions on America and the Americans and it took me that many years to write my thoughts down. Finally, last May, while sitting on a train travelling from Boston down to New York City, I started.

As it always happens when I brandish a pen (or a keyboard) I ended up writing a bible-long essays that no one will never read. To make it easier for my non-existing readers, I  split this Dostoyevsky-like novel I came up with in two. Looking at it now, I realize it risks to be too long anyway.

Oh well, I can’t split it down any further or I’ll end up having Dallas. Enjoy part 1. Continue reading