LONDON week 17 – il sempre nel mai

Stamattina mentre camminavo lungo Sydney street ho finito di leggere “L’Eleganza del Riccio”, con il rischio di prendere un paletto in pieno.

Ora vorrei farlo leggere a tutte le persone che conosco, vorrei avere la possibilità di regalarlo a tutti per natale.

Uno di quei libri che arrivi all’ultima parola dell’ultima pagina e rimani per qualche secondo a fissare l’ultima lettera. E poi non puoi fare a meno di rileggere l’ultimo periodo, perchè sembra così strano che sia finito. Così triste, così inaspettato soprattutto. Come se quasi non era chiaro si stesse leggendo l’ultima pagina, che si era arrivati alla fine. Non so se sia il libro più bello mai letto, forse no. Ma con tutta certezza è uno dei più profondi. Ora passerò le prossime 48 ore rimuginando come una vacca quello che ho letto, cercando di metabolizzare e digerire (e forse anche comprenderne) il messaggio.

È un romanzo che pure non è un romanzo. Diventa saggio di filosofia a volte e ti ritrovi a leggere di fenomenologia e esistenzialismo. Poi improvvisamente sorridi come le classiche commediucce francesi sanno far fare. E più si avvicina la fine più non puoi fare altro che divorarlo, come si fa con un romanzo di Dan Brown.

Il libro parla di Reneè, portinaia di un ricco condominio di benestanti di Parigi, che ha deciso di recitare in tutto il ruolo del classico clichè della portinaia sciatta, superficiale e ignorante, nonostante invece la sua profonoda intelligenza e erudizione che spazia in tutti i campi della vita e del sapere.

Paloma è una dodicenne, con un intelligenza molto al di sopra della media della sua età, che vive nello stesso condominio, che osserva quel mondo di ricchi con occhio molto critico e un po’ cinico e che ha deciso di dare fuoco alla sua casa e suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno.

E poi, ovviamente, le loro vite si incroceranno.

Darei il mignolo sinistro per essere in grado di giocare con le parole e per avere la stessa padronanza della lingua come sa fare la scrittrice del libro. Allo stesso modo, vorrei conoscere il francese abbastanza bene da poterlo leggere in lingua originale. Perchè tutto è molto, molto meglio quando non è stato zozzato e inquinato da traduttori vari.

Insomma, leggetelo se vi va.

Per ora riporto qui qualche passo del libro tanto per stuzzicare la vostra curiosità.
PER FRANCESCA DE RED : leggilo se non l’hai letto. Passerai ore a pensare chiusa nella tua introspezione, come se già non lo facessi abbastanza. Ma forse per te è il momento giusto 🙂

“…Io ho capito molto presto che la vita passa in un baleno guardando gli adulti intorno a me, sempre di fretta, stressati dalle scadenze, così avidi dell’oggi per non pensare al domani… In realtà temiamo il domani solo perchè non sappiamo costruire il presente e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perchè domani finisce sempre per diventare oggi, non so se ho reso l’idea”

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