Condividi questo sulla tua bacheca. Perché? Non lo so, così dicono di fare.
Una volta era l’epoca delle catene che arrivavano per posta. La posta quella normale, quella di carta, con i francobolli. Quella analogica, non quella digitale, consegnata dall’amico postino.Poi arrivarono le catene via e-mail (forse arrivarono quasi in contemporanea con quelle via SMS, quelle che si dice vengano messe in giro dagli stessi operatori telefonici). Ricordo che in queste lettere / e-mail si leggeva sempre che quel messaggio aveva già fatto il giro del mondo due volte (e io già in tenera età mi chiedevo quale fosse il metodo utilizzato per stabilire tale cosa), e che lo stesso era partito da Dunlap (Tennessee, USA). Poi, dopo aver invitato il ricevente ad inoltrare lo stesso messaggio ad altre X persone (il numero, in questo caso, poteva variare, dipendendo però da non ben specifiche regole cabalistiche), l’anonimo scrivente citava casi di persone quali, ad esempio, Rose Marie Debuitte, from Tantaraboo, Victoria, Australia, la quale aveva a sua volta inoltrato la catena ricevuta ad altre X persone ed il giorno dopo aveva ricevuto un telegramma dalla contessa del Leicester che diceva che erano finalmente riusciti a colmare quel buco nel loro albero genealogico e per questo ora le spettava l’eredità del duca di Kingland-Upon-Heaven, morto l’anno prima. Ma attenzione, vigilate! Veniva riportato anche il caso di Tom Haddick, da Toberaviller, contea di Wicklow, Irlanda, che aveva interrotto la catena e al quale poche settimane dopo era stata diagnosticata un’alitosi cronica e una dermatite seborroica.
Le e-mail sembrano ormai essere già passate di moda, sostituite da un molto più efficace mezzo di comunicazione che, tuttavia, può essere utilizzato anche come metodo per stabilire / mantenere / migliorare / peggiorare e definire in genere amicizie, relazioni familiari, sociali e matrimoniali. Tale metodo cade sotto il nome di Facebook, che non poteva ovviamente non diventare il mezzo utilizzato dagli iniziatori (semmai esistano) di suddette catene ma per le quali, tuttavia, possiamo notare un passo avanti nel loro percorso evolutivo. Il fine ultime oggigiorno non sembra più essere tanto l’accadere di cose belle o brutta a seconda che si rispetti la regola dell’inoltro, quanto il…. Non lo so. Qual è il fine?
‘Ogni giorno milioni di caccole vengono estirpate dal loro habitat naturale, deprivate del loro innato diritto di esistere, martorizzate nel tentativo di far assumere loro un’innaturale forma sferica per poi essere abbandonate crudelmente sulla strada, sotto la scrivania, sul sedile dell’autobus o peggio ancora, mangiate. So che il 90% delle persone che leggerà questo post non avrà il coraggio di condividerlo per un’ora sulla propria bacheca. Tu di quale percentuale fai parte?’
O anche
‘E’ il mese della salute mentale e oggi è la giornata mondiale contro la Masticosolorondite. Migliaia di persone al mondo ne sono affette, anche se sfortunatamente poco si sa di questa malattia. Dimostra la tua solidarietà nei confronti di chi è meno fortunato di te e condividi questo post sulla tua bacheca’
Mastocoso che? Ma la gente condividerà comunque!! Non solo, il numero dei ‘Mi Piace’ aumenterà vertiginosamente neanche fosse il televoto della De Filippi nell’ultima serata di Amici.
Di più recente invenzione, invece, la catena minacciosa, quella che preannuncia immani disastri mondiali (nello specifico la cosa riguarda sempre Facebook, quindi si, immani disastri mondiali) a meno che non si faccia quanto suggerito:
‘Facebook ha dichiarato ieri sera durante la conferenza stampa a Silicon Valley che il 15 Maggio prossimo renderà il sito oscurato a tutti coloro che non indossano biancheria intima rosa e celeste e che non fanno la pipì in piedi (vale anche per le donne). Condividi se non sei d’accordo‘.
OK, questa era esagerata, ma dai, tutti ancora leggiamo post che dicono di Facebook che sta per essere reso a pagamento, con successivo invito alla condivisione se non si è d’accordo. Ma dio buono, dai!
Condivisione selvaggia e il Mi Piace più veloce del World Wide Web. Ogni volta che mi capita uno di questi post, gugolo la notizia o la cerco sul sito di Antibufala. Il 99.9% delle volte la notizia sembra essere, appunto, una bufala. Ma poi mi son detto: e chi controlla che chi dice che la notizia è una bufala non stia dicendo una bufala a sua volta. Chi controlla il controllore? E se i vari Rose Marie Debuitte e Tom Haddick esistessero davvero? E se non lo faccio e davvero mi viene l’alitosi? E se Mark Zuckeberg avesse davvero nei settaggi della sua pagina di Facebook l’opzione ‘fine del mondo’?
Se anche tu hai a cuore il destino dell’umanità e del tuo alito, fai come me e condividi questo post sulla tua pagina di Facebook / Twitter e su quella di altri 5 amici. Il 90% dei lettori lo farà. L’altro 10 (amici e familiari) mi dirà semplicemente di smettere.
e soprattutto PIACILO!
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